venerdì 5 settembre 2008

VAMOS A MATAR COMPANEROS (1970) di Sergio Corbucci



 

 

 

   

Nell'intricato sottobosco del genere Western all'italiana, o "Spaghetti Western" che dir si voglia, possiamo individuare un sottogenere: Quello dello spaghetti western "rivoluzionario" .
Perchè film come "La Resa Dei Conti" ,"Corri Uomo Corri"di Sollima e il nostro "Vamos A Matar Companeros" di un Corbucci pre-polizziottesco, aggiungono, alla magia del western all'italiana , la tematica rivoluzionaria, il populismo, la storia fatta dagli umili e dei semplici.
La pellicola mette da subito in evidenza lo scontro tra uno svedese mercante d'armi, svelto con la pistola e fino di cervello, interpretato da Franco Nero, contro un peones messicano ,dalla curiosa parlata italoispanoinglese ,non meno furbo e desideroso di riscatto, ma generoso e idealista, interpretato da Tomas Millian .




Lo sfondo di questo amore-odio è la rivoluzione post-zapatista Messicana, un vero è proprio momento anarchico di lotta tra rivoluzionari e generali senza scrupoli .
In questo mondo ingiusto e cinico, i nostri due eroi ,troveranno molte più cose in comune che disaccordi, divenendo amici e complici, ma sempre con gli occhi bene aperti a notare le furberie e i piccoli imbrogli dell'altro.
 
I comprimari e Nemici ,che la vicenda porrà loro contro ,non mancano di incuriosire ed incantare: Un Jack Pallance Cattivissimo, Drogatissimo,di nero vestito, con una mano di legno, accompagnato dai suoi sgerri e dall'infallibile Falco da Caccia, sua unica vera amica, è da culto!
 
Ma anche il professore ,teorico della rivoluzione, Xantos è un personaggio ijnteressante.Vedrà la sua teoria scontrarsi con la pratica della vita, capendo forse tardi, che la rivoluzione ha bisogno di atti eroici , ma anche di martiri, che la rivoluzione è violenta e, per la natura dell'uomo,non priva di spargimenti di sangue.
Il generale Mongo è tratteggiato come il classico generale messicano intento a far di tutto,(anche in maniera un po arrafazzonata, ) per prendere potere e gloria nel territorio con le armi, di fatto, mettendo la povera gente l'una contro l'altra, un bastardo fino in fondo!!!.Capeggia un esercito sanguinario e buono solo a spargere sparatorie per tutto il film.
Infine i rivoluzionari ,capeggiati dalla bella Lola,vivono la lotta fino infondo consci che ogni momento potrebbe essere l'ultimo ,pronti anche a sacrificare le loro giovani vite.





La pellicola è epica, divertente e con molta molta azione e sparatorie e tantissimi colpi di scena.
Inoltre se tra i miei lettori ci dovesse essere qualche "sessantottino", questi sarà molto contento di riscoprire i bellissimi ricordi legati ad un periodo storico intenso ed idealista, questo film a tratti tenta di rievocare proprio quello spirito che animava tantissimi giovani ,del periodo ,in italia.

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