martedì 2 ottobre 2012

LA PATATA BOLLENTE (1980) di Steno


Se dovessi fare una classifica degli attori più sottovalutati della comicità cinematografica Italiana penso che Renato Pozzetto salirebbe sul podio. Tra i suoi film  è noto e stracitato Un ragazzo di Campagna (1984), non un film eccelso, a parte qualche sketch ben riuscito e qualche battuta divertente, ma che ad ogni passaggio televisivo fa degli ottimi ascolti.
A ben vedere, la filmografia di questo attore è costellata di piccoli gioielli della comicità surreale e naif e da collaborazioni con registi e attori di tutto rispetto.
Gioiellino nascosto nei recessi della memoria (ma non troppo,visto che viene riproposto frequentemente in Tv) , ma di urgente attualità è LA PATATA BOLLENTE del 1980 (anche se tanti ,wikipedia compreso, lo accreditano al 1979) ,alla regia c'è Steno.

 Bernardo Mambelli detto il Gandi (Renato Pozzetto), ex pugile, operaio in una fabbrica di vernici è  Comunista dalla testa ai piedi, iscritto al Partito e rappresentante sindacale. Carismatico e forzuto è un punto di riferimento per i suoi compagni operai. E' fidanzato con la bella Maria (Edwige Fenech) impiegata alla mensa della fabbrica. Una sera un gruppo di fascisti malmena davanti ad una libreria "alternativa" Claudio (Massimo Ranieri), l'intervento del Gandi, a suon di cazzotti, li mette  in fuga. Vedendo in difficoltà il giovane, che non sa dove andare a rifugiarsi, il nostro decide di ospitarlo a casa sua. Qui scopre che Claudio è omosessuale. Impaurito di ciò che i suoi compagni e colleghi, i vicini e la fidanzata potrebbero pensare di lui se scoprissero la cosa, decide di nasconderlo,
innescando una serie di equivoci divertenti, che creano l'ossatura del racconto. A completare/scombinare il quadro ci pensa la Sig.ra Elvira (Clara Colosimo) portinaia dello stabile in cui abita il Gandi; curiosa e ficcanaso,beona e benpensante, un agente della Digos in gonnella.
 
Ricordiamo che siamo alla fine  dei 70 e che, qualche tempo prima ,ebbe un grandissimo successo il film Italo-Francese Il Vizietto (1978) con Tognazzi e Serrault... ma la società italiana di fine Seventies che atteggiamento aveva nei confronti degli omosessuali ?
In grosso ritardo rispetto ai paesi Europei limitrofi e agli Stati uniti, dove le persone iniziavano ad accettare e fare proprie le istanze e i diritti delle crescenti e consapevoli comunità omosessuali, l'Italia era (ed è) un paese ancora piuttosto omofobo. Addirittura lo stesso PCI lo era, se pensiamo che Pasolini fu allontanato dal partito per le sue tendenze sessuali. L'omosessualità era considerata una malattia da troppi e l'omosessuale era spesso ridotto a una macchietta, al bar sotto casa come a scuola, in televisione come al cinema.
La Patata Bollente è un linea con questa onda, ma riesce a porre le domande giuste al pubblico (comunista o no) di allora e, rozzamente ma efficacemente, a fare un passo avanti verso l'argomento, ad interrogare la gente sul problema.
 Molte battute sono grevi e alcuni personaggi sono troppo caricaturali, ma il personaggio di Claudio , a parte qualche caduta ,è ben delineato e capace di indurre al ragionamento e in qualche modo al cambiamento..e non solo il rude Gandi.
In Italia risulta ancora oggi un argomento caldo, visto che il nostro atteggiamento attuale, come società, nei confronti degli omosessuali è figlio, nemmeno troppo dissimile, di quello descritto e raccontato in questo film; per tali motivi lo stesso risulta essere piuttosto attuale.
Nella scena più emblematica del film:
-"Non hai mai provato a farti curare?" domanda l'operaio
- "E Tu? Essere ciechi e sordi davanti a qualcosa di diverso non è forse una malattia?" risponderà Claudio.
Il Gandi discute con un Tassista di estrema destra...

Il Gandi e Claudio
con Maria dentro la vasca...
Antagonisti o alleati?
 



Steno al secolo Stefano Vanzina ( un Genio gentile, come il titolo di un documentario a lui dedicato) è il regista comico per eccellenza , per più di trentanni segna più epoche girando con tutti i più grandi attori italiani comici del novecento, da Totò ad Alberto Sordi ,da Rascel a Villaggio e Abatantuono.
Inizia la sua carriera come sceneggiatore, battutista ed aiuto regista di Mario Monicelli, firma da solo Totò a colori dando inizio alla sua sterminata filmografia, è regista dei Piedone e Banana Joe con Bud Spencer, Di Un americano a Roma con Sordi, del cult Febbre da Cavallo (1976)con Proietti , di un grande numero di film è anche sceneggiatore ,muore improvvisamente nel 1988 mentre sta portando a termine la serie televisiva Big Man con protagonista Bud Spencer. Ne La patata Bollente è in forma smagliante, a suo agio quando deve lasciare spazio all'istrione Pozzetto o quando lo deve condurre attraverso le trame della sua storia. Riesce a confezionare un prodotto non solo ridanciano e dall'impianto semplice, ma nello stesso tempo di un certo spessore e dalla tematica universale.
Steno al secolo Stefano Vanzina
  E' il Padre dei tanto criticati, quanto premiati ai botteghini, Enrico (co-autore della sceneggiatura de La Patata bollente) e CarloVanzina.
La storia dei Vanzina mi ha messo spessissimo davanti a quesiti e ragionamenti infiniti. A parte l'annoso discorso figlio di padre famoso che spesso non raggiunge le glorie paterne, applicabile a tutti i mestieri e gli Sport, nel quale ogni caso fa peculiarità a sé. Ci sono anche i corsi e ricorsi storici e la percezione, che muta con lo scorrere del tempo, di cosa sia interessante e ben fatto da un punto di vista cinematografico e artistico...Ricordo che Steno, nei primi anni 50, ai tempi dei primi Totò a lui affidati (Totò a Colori e Totò Diabolicus) era criticatissimo, esattamente per gli stessi motivi per cui sono criticati i Vanzina figli oggi.
I film erano considerati volgari, le battute avevano troppi doppi sensi, i film erano troppo asserviti a mettere in risalto il comico di turno più che ad essere delle belle storie...
Non mi permetterei mai,ad esempio,di paragonare Piedone ad Honk Kong (1971)di Steno con l'apoteosi della schifezza che è Il ritorno di Monnezza (2011) dei suoi figli, ma mi domando: nel 2041 si continuerà a considerarlo l'apoteosi della schifezza?e perchè sono disposto a perdonare al film con Bud Spencer del 71, tutte le ingenuità di cui è infarcito o il fatto che la vicenda sia funzionale alle scazzottate del Pedersoli nazionale? e perchè ormai per tantissimi il Vacanze di Natale (1983) di Carlo Vanzina è un Cult?
Meditare gente, meditare....




Torniamo al nostro bollente tubero cinematografico parlando del terzetto di Attori protagonisti della pellicola:
Renato Pozzetto nella parte di Bernardo Mambelli detto "il Gandi" da ,probabilmente, una delle migliori prove attoriali della sua carriera. Si allontana dal  tipico recitato surreale per aderire meglio alla vicenda equivoca ,ed in molti modi imbarazzante, senza mancare il bersaglio del divertimento,delle sonore risate e delle battute-tormentone. La cosa stupefacente di questo artista è la capicità di co-creare insieme al regista i dialoghi, le peculiarità e le sfumature di ogni suo personaggio, un coautore più che un attore e basta.

Partito, negli anni 60, dal Derby di Milano con l'amico Cochi Ponzoni e ,come Cochi e Renato, divenuti starTelevisive già nei primi anni 70, i due, in questo periodo, amichevolmente si separano. Cochi torna al Teatro, con brevi sortite nel cinema in alcune rarissime rimpatriate, mentre Renato abbraccia in toto  il Cinema, trasferendo il linguaggio del cabaret surreale al grande schermo, con successo.
I suoi primi due film :Per amare Ofelia (1973) e La poliziotta (prima esperienza con Steno nel 1974) sono dei grandi successi al botteghino, il secondo lo è pure di critica (la protagonista femminile, Mariangela Melato, vince il David di Donatello per la sua interpretazione).
 Il 1980 è per Renato Pozzetto uno degli anni più importanti dal punto di vista professionale.
In questo stesso anno,oltre a La Patata Bollente, girà  l'ottimo Sono fotogenico un "capolavoro minore" di Dino Risi e sempre con Steno: Fico D'India ; altra commedia degli equivoci,un triangolo amoroso con Gloria Guida e Aldo Maccione, dalla struttura semplice.
Renato Pozzetto nella parte di Bernardo Mambelli detto "il Gandi"
Sorprendente e talentuoso Massimo Ranieri nella parte di Claudio il ragazzo omosessuale cagione della fiera di equivoci che dominano la pellicola. Ranieri è un artista piuttosto poliedrico, in quegli anni ha saputo dimostrare una buona propensione pure per il cinema. Dopo aver imperversato in tante pellicole, da ormai molti anni , si è dedicato maggiormente a Teatro e Musica, sempre con grande successo.
Massimo Ranieri nella parte di Claudio

 Superba Edwige Fenech nella parte di Maria ,la fidanzata del Gandi ,non solo per le sue beltà e avvenenze di cui tutti siamo al corrente ,ma in questo film è senz'altro in uno dei suoi ruoli migliori.
"...E la madonna!!!" direbbe Pozzetto
L'errore che spesso si fa con la Edwige nostra è quello di reputarla un attricetta scollacciata e basta. In realtà la Fenech pur avendo fatto del suo corpo un simbolo degli anni 70 /80, è un ottima attrice che nei primi settanta ha recitato in un mucchio di bellissimi thriller italiani con venature erotiche , i cosiddetti Italian Giallo. E' bravissima protagonista in pellicole quali Lo strano vizio della Signora Ward(1971), Tutti i colori del buio (1972) o il bellissimo Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave(1972),che segnano l'importante sodalizio con Sergio Martino. Già nei settenta, e poi per tutti gli ottanta, continuerà a sfruttare il suo notevole fisico per film non sempre geniali o decenti, anche se continuerà a centrare ottimi risultati di botteghino e qualche volta anche di critica.
Edwige Fenech nasce a Bona in Tunisia,...qualche dubbio?

Le Musiche sono di Totò Savio , il  leader degli Squallor, (mitologico gruppo rock demenziale attivo dagli anni 70 fin verso i 90).Noto come "il Maestro" arrangiò e scrisse gran parte dei debordanti testi di questo indimenticabile gruppo. In particolare, nel film, c'è il surreale tango, che il Gandi e Claudio ballano per tutti quanti i compagni benpensanti e in linea con i dettami del gran partito, chiamato non a caso Tango Diverso, divenuto in tempi recenti l'Inno del Gay Pride di Bologna...ascoltate il contributo dalla regia , prego:



Frase del Film
 "...e da domani smetto anche di allenarmi. Così non potrete contare sulla mia potenza fisica non indifferente. 
VOGLIO DIVENTA' UN FROCIO!!!!"
(il Gandi)
 
 
...L'ultima e andiamo:
Pare che un piccolo incidente sia occorso al nostro Renato durante la scena della vasca da bagno con Edwige Fenech. L'immedesimazione fu troppa e il pistolino divenne esuberante con imbarazzo un pò di tutti, ma davanti ad una come Edwige come dargli torto?Questa vicenda è raccontata lo stesso Pozzetto in una bellissima intervista rilasciata a Gervasini e Gomarasca della Bibbia Italiana sul cinema di genere Nocturno ..

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